un nostro studio kalagrafico collettivo
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ACCESSI
"Strade ampie sotto il sole portano a viette e portici all'ombra. Il nome Borgo Sole, scelto perché non c'era nulla e batteva il sole. Ora gli edifici hanno creato l'ombra."
"Accedere a uno o più spazi, piccoli e grandi, che siano pubblici e aperti, privati e apparentemente chiusi richiede cura, lentezza, tempo, scarpe comode e curiosità. Non ci sono confini reali."
"Spazio ampio, definito da verde e strutture di cemento su diversi piani, corridoi da percorrere ed esplorare, si accede a vie di colore e squallore."
LINGUAGGI
"Voci individuali che diventano collettive. Il gesto di uno diventa linguaggio nuovo adottato da altri. Linguaggi nuovi e passati che si uniscono."
"Ci sono molteplici segni espressivi, tante forme per comunicare e trasformare l'ambiente, i murales del parco sono potenti, ma nel quartiere ci sono tante piccole espressioni."
"Linguaggi che donano senso di comunità e appartenenza a gruppi e collettivi ben identificati in luogo, presenza e attività."
"L'oggettivo è veramente oggettivo? Le parole, le immagini ed anche le scarpe appese assumono un significato personale e un modo di comunicare non esplicito a seconda del luogo in cui si trovano."
CONTRASTI
"Il cemento dello Skate Park e il verde del prato che lo circonda. In alcuni punti l'edera si arrampica sui muri e incornicia i murales."
"Le linee curve dei murales contrastano con le linee rette del cemento. Mondo dritto o mondo curvo? La palla ha bisogno di un dritto per rotolare."
"Contrasto tra verde e cemento, tra ampi spazi vuoti e la rigidità e struttura dei condomini, tra rigidità, palazzi e l'espressione colorata e non ordinata dai disegni e delle scritte."
"I palazzi di cemento fanno da cornice alle montagne, il contrasto permette di valorizzarle, dare valore."
"Quale dinamica tra le generazioni? Al di là o di qua del muro? Separa, unisce? Ci si trova oltre? Quando finisce?"
SENSI
"Odore dell'erba, vista colorata, rumori di bambini e famiglie, spazio vivo."
"Grazie ai sensi posso tornare ad un ricordo."
"Appartenenza ad un ambiente amico che mi ha accolta, che mi ama ed amo."
IDENTIFICATORI
"L'identificatore è quel posto, persona, oggetto speciale che c'è SOLO lì, tutti lo conoscono e lo identificano in tale luogo. Appartiene a tutti, in quel posto non si può sbagliare."
"Cartelli, scritte, giochi, oggetti, cose e persone ed altro costituiscono questo spazio e lo rendono unico."
"Lo spazio si identifica con bandiere, stemmi e numerose scritte che ne connotano l'unicità e la precisa identità. Un borgo, una storia d'appartenenza."
VOCI
"Voci di persone presenti e assenti, bambini e ragazzi giocano, pescivendolo e macellaio si annunciano, giardinieri e carabinieri divietano."
"Persone, animali e cose si incontrano all'ombra del grande sole per lasciare il segno."
"Bambini che corrono, si richiamano, riempiono ore e giornate senza schemi. Futuro."
"Il ricordo di un ricordo: nella strada al centro di borgo sole, quando non c'era l'asfalto, i bambini giocavano tutti i giorni a calcio."
"Qui Beppi, a Natale, ha rotto giocando a calcio i pantaloni della comunione."
ESPRESSIONI
"Generazioni a confronto che richiamano spazio, spinte dal desiderio di vivere quei luoghi da protagonisti."
"Tocchi personali nelle case relative al sole, segno di appartenenza relativa dei residenti. Espressioni individuali nel parco di cemento, come lasciare una traccia? Tutte diverse."
"La storia e lo stile di un luogo costruiscono la sua identità."
VISIBILITA'
"Spazi aperti, ampi e notevolmente visibili si intrecciano con angoli, vie e borghi discreti e intimi che donano carattere, autenticità e unicità al luogo."
"Uno spazio che impatta molto nell’ambiente…ci sbatti addosso, ma anche ti attrae."
"Voglio cogliere ciò che il quartiere mi offre, come le ciliegie su un albero comune. Non come il carrello del supermercato, dove tutti scrutano ciò che compro e si formano pensieri su di me, invadendo le porte di casa mia."
"Luogo aperto, ma devi fermarti, guardare, respirare e esserci per poterlo vedere realmente."
"Tutti mi vedono su questa panchina, mi vedono fuori…vogliono sapere del mio dentro?"
PORTALI
"Una fermata del bus, vecchie locandine, bandiere di altri Stati, adesivi, annate, tutto porta a un ricordo passato, un luogo futuro, un viaggio con la mente, con la fantasia o con il cuore. Esempio, la casa 3 del signor Bepi-Giorgio-Giovanni."
"Viaggi nei ricordi di chi c'era, nella vita di chi c'è e tuffi in futuri mondi."
"Alcuni abitanti ci portano in un altro tempo attraverso i ricordi. Portali privati danno su un pubblico immediato. Il confine è sottile."
METAMORFOSI
"Stratificazione di paesaggi lenti e veloci, di trasformazioni del tempo che passa e ci porta nuovi sguardi, punti di riferimento che rispecchiano chi vive lì."
"Espressione di una continua metamorfosi, dove disegni e scritte si sovrappongono tra loro. Da spazio vuoto si crea il primo grande quartiere popolare."
"Tra la lentezza del mutamento naturale, l'uomo accelera e sostiene il cambiamento…in peggio? In meglio? Peglio."
foto e riflessioni di
Mattia Andiloro, Elisa Battilana, Gaia Blasutig, Riccardo Canciani, Beatrice Centonze, Annalisa Chiappa, Paola Corazza, Ilaria De Mezzo, Veronica Donda, Sara Gerardo, Benedetta Giacomello, Marco Ius, Serena Lovat, Federica Massari, Marta Mattiazzi, Paola Merlatti, Martina Peruch, Cristian Prest, Anna Rochetto e Opher Thomson
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