di Tamara Pertot
Questo parco ha il potere di riunire diverse fasce d'età: da intere famiglie a ragazzi adolescenti, bambini e occasionalmente anche qualche animale domestico (anche se c'è un chiaro cartello, dove viene vietato loro l'accesso). Per tutti questi soggetti è uno spazio di sfogo, di gioco e di condivisione, soprattutto perché si mescolano le diverse etnie e culture presenti nel rione di San Giacomo.
Popolandolo e attraversandolo hanno la possibilità di conoscersi ed eventualmente potersi aiutare a vicenda, facendo comunità. Ho notato che questo parco in particolare è molto frequentato e amato dagli abitanti. C'è però una differenza importante tra il giorno e la sera/notte. Durante il giorno è frequentato per lo più da famiglie, durante la notte da ragazzi e ragazze con la voglia di vivere l'adolescenza, sfidando anche le regole e i limiti.
Assolutamente. Purtroppo anche in senso negativo. Vengono spesso lasciati rifiuti, di chi ha attraversato questo luogo (lattine, mozziconi di sigarette, bottiglie di birra etc). I bambini invece a volte colorano con i gessi, quindi resta traccia delle loro creazioni.
Lo consente. A mio parere si potrebbe migliorare l’organizzazione, la segnaletica e lo spazio del parco. Potenzialmente sarebbe carino creare anche un area cani e diversificare i giochi; per i più piccoli a quelli più grandi.
Assolutamente. Come detto precedentemente però a mio parere si potrebbe migliorare.
Purtroppo essendo uno spazio pubblico, comunale, non c'è la possibilità di »personalizzarlo«. Tuttavia, come accenato prima, certe famiglie portano i gessetti e i bambini si sfogano e liberano la propria immaginazione, disegnando per terra. Sarebbe carino se si organizzasero degli eventi all'interno.
I bisogni che emergono sono sicuramente più spazi verdi e più occasioni di gioco. Un punto di forza è che qui si ritrovano famiglie di diverse etnie e culture.
Inserendo un'area cani. Aggiungendo diversi giochi anche per i più piccoli. Segnalando meglio la presenza di un parco.